CLICK FOR ENGLISH "Easy Chocolate Cake"
Circa due settimane fa stavo camminando sulla rampa che dal garage porta alla strada dietro casa quando incontro una rondine piccolissima caduta dal suo nido. Era immobile in una posizione molto pericolosa, se non si fosse spostato prima o poi una macchina lo avrebbe schiacciato.
Mi sono avvicinata per controllare meglio, e come purtroppo mi aspettavo, non si è mosso di un millimetro. Era vivo ma allo stesso tempo non si poteva certo dire che fosse vivace. Mi sono guardata intorno per capire da dove poteva essere arrivato, e guardando in alto ho notato dei nidi sotto al cornicione del nostro palazzo. (Ho scoperto più tardi che questi nidi sono lì da molto tempo, evidentemente quando non si è interessati a qualcosa non si notano particolari come questi, non importa quante volte si alza lo sguardo al cielo).
Ho pensato che fosse meglio non interferire con la natura ma soprattutto, sperando che la madre lo trovasse al più presto, l'ho spostato in un punto più alto della strada, più al sicuro, e più vicino al nido dal quale quasi sicuramente era caduto.
Dopo cena sono uscita di nuovo per annaffiare l'orto, al momento di andare a fare la nostra camminata quotidiana, lo abbiamo di nuovo visto nello stesso punto in cui l'ho trovato nel pomeriggio.
Io e Stefano siamo rimasti impietriti per qualche secondo senza saper cosa dire o cosa fare, la natura a volte può essere crudele pensando come una piccola creatura così indifesa possa essere lasciata al proprio destino.
Iniziava a farsi buio e d'impulso ad entrambi è nata subito l'idea di accudirlo a casa per almeno la notte ma allo stesso tempo sono nati i primi dubbi. La rondine non è un uccello domestico, oltre ad essere illegale tenerne uno in casa. Se l'avessimo accudito in casa avremmo rischiato di farlo allontanare dalla sua vita naturale che è all'esterno e non all'interno di un palazzo, ma soprattutto non avevamo alcuna idea di come poter aver cura di una rondine. Anche se in passato abbiamo avuto cinque cocorite, tutte insieme a casa, la rondine è un mondo completamente nuovo.
Dopo aver pesato i pro e i contro ci siamo resi conto che la decisione poteva essere solo una, quella di portarlo a casa, almeno per la notte. La madre per molte ore lo ha lasciato ai rischi di "incidenti stradali" o di essere una facile preda di gatti. Recuperata la gabbia delle nostre cocorite, siamo andati "tutti insieme" a casa.
La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di fare una ricerca veloce su internet, grazie a Google. Erano passate le 21, chiaramente i negozi erano chiusi e quindi non avremmo avuto la possibilità di comprare nulla di adatto. Seguendo le ricerche di Stefano abbiamo deciso di dargli della carne macinata molto fine e un po' d'acqua, considerando che potesse essere assetato, con il caldo di questi giorni. Tra le varie informazioni, con nostra sorpresa, abbiamo imparato che il nostro piccolo amico non era una rondine ma un balestruccio.
La mattina dopo Stefano è andato al supermercato a comprare degli omogeneizzati e delle siringhe per poterlo "imboccare". Non è stato semplice, in quanto per dargli da mangiare con la siringa, prima dovevo aprirgli il becco, e l'unico modo in cui sono riuscita gentilmente, ma con fermezza, è stato con uno stuzzicadenti. Dopo averlo sfamato è iniziato ad essere più vivace.
Per i primi tre giorni, come spiegato in alcuni siti web, abbiamo continuato con gli omogeneizzati, ma con l'intenzione di cercare al più presto la reale fonte di "sostentamento" dei balestrucci, le camole della farina e/o del miele per il periodo in cui rimarrà con noi. Eravamo curiosi di vedere se e come fosse riuscito a "gustarsi" una tal prelibatezza:) Non avrei mai immaginato che ad un certo punto della mia vita sarei stata contenta di portare a casa dei vermi, per di più acquistandoli:)
Mentre stavamo pensando se le pinzette per le ciglia fossero il giusto mezzo per prendere le camole e imboccare il nostro balestruccio, Nerino, con un scatto in avanti e allungando il collo, afferrava e ingoiava il suo primo vermiciattolo! Così si comporta la natura... così eccezionale... Era istinto o il piuttosto il lavoro di una memoria collettiva incisa nel loro DNA? Anche se non aveva mai aperto il becco in precedenza, sapeva come comportarsi in presenza di un cibo a loro "consono", ed è solo quello che conta.
Ormai ci siamo abituati a lui, ma sappiamo che è meglio che lui non si abitui a noi. Non vogliamo che si abitui troppo alla presenza umana e alla vita domestica. Appena impererà a volare bene lo lasceremo libero di tornare alla sua vita, sperando che possa sopravvivere nel miglior modo possibile.
Ho parlato troppo vero? :) Beh, forse è il caso di tornare a questo delizioso torta al cioccolato prima che sia troppo tardi:)
Il numero 41 che vedete nella prima foto rappresenta l'età di Stefano :)
Questo era il secondo dolce che ho preparato per il suo compleanno. L'altro era il New York Cheesecake. Ho pubblicato questo post un po' di tempo fa, come chi segue questo blog regolarmente si ricorderà facilmente.
Questi giorni le ricette di dolci e dessert arrivano uno dietro l'altro, spero di non entrare in coma diabetico:)
Ingredienti:
500g di panna fresca (fredda)
375g di biscotti al cacao
75g di gocce di cioccolato
Per decorare; codette di cioccolato
Salsa di Cioccolato
Esecuzione:
- Rompere i biscotti a mano e metterli in una ciotola profonda.
- Nel boccale pulito ed asciutto inserire la Farfalla. Versare la panna e montare per 4-5 minuti a Velocità 3. (Non superare la velocità 3 altrimenti rischiate di ottenere burro invece di panna montata)
- Trasferire la panna montata nella ciotola insieme con le gocce di cioccolato e i biscotti. Mischiare tutto con la spatola.
- Coprire una tortiera oppure una ciotola adatta con pellicola. Trasferire il composto nella tortiera.
- Lasciare raffreddare nel frigorifero finché non si indurisce.
- Dopo che è indurita trasferire nel piatto e togliere la pellicola.
- Versare e spalmare dei cucchiai di salsa di cioccolato sopra la torta finché non è tutta ricoperta. Decorare con le codette di cioccolato. Lasciare riposare in frigo circa 2-3 ore. (Tenere la salsa rimanente di cioccolato a parte per usarla dopo)
- Tagliare a fette. Mettere i piatti.
- Con un cucchiaio versare un po' di salsa di cioccolato sulle fette di torta e servire.
Buon Appetito...
Ciao Sinem, a parte il dolce buonissimo per il compleanno di Stefano, un complimento sincero per quello che tu e Stefano avete fatto per il piccolo balestruccio Nerino.
YanıtlaSilOgni giorno, a suo modo, Vi ringrazia per la possibilità che gli avete dato di proseguire la sua avventura in questo mondo. Un abbraccio, siete GRANDI! Andrea
Grazie Andrea,
SilSperiamo che Nerino troverà la strada giusta nella natura e nella vita. E' chiaro che ci mancherà dal momento in cui lo lasceremo libero, ma sono sicura che ci rimarranno dei bellissimi ricordi.